Dopo l’ultimo lunghissimo di Domenica scorsa e le
fantastiche sensazioni dei 35 Km corsi senza grossi problemi, iniziare a
scaricare e quindi riuscire a non forzare seguendo l’esaltazione del momento è
stata forse la cosa più complicata di questa ultima settimana.
La mente del runner è particolare: se fai 13 km invece che
14 ti senti in colpa e devi recuperare; se corri ad una media di 5,20 ... la
prossima volta vuoi correre a 5,19. Insomma tutti coloro che corrono sanno che
non forzare quando si è in forma è forse la cosa più faticosa di una
preparazione per una Maratona. Ma l’esperienza aiuta e credo che stavolta lo
scarico proceda molto bene.
Settimana comunque intensa come distanze con 77 Km corsi
alla media di 5,24 ... 6 secondi in più della precedente appunto. A parte la
giornata di Giovedì di puro riposo (a 6 al km) corsi in provincia di Torino con
qualche collega d’ufficio, anche nelle ripetute, fatte sia come fartlek che
come un 3x3000 ho ritenuto meglio non forzare al massimo, n onostante le gambe
girassero alla grande. Un po’ diverso è stato il lungo della Domenica, 24 km
corsi a media gara (5,30) per i primi 12; poi l’incontro con gli SPQR ed un
piccolo rallentamento a 5,37 ed un ultimo tratto di 3 km a 5,00 al km in
agilità.
Della settimana c’è da sottolineare la ripresa di Felicino
che ha fatto tutti e 28 i km che doveva fare in questa Domenica e spero che un
pizzico di questa forza ritrovata sia legata a quanto ho scritto la scorsa
settimana.
La prossima settimana sarà ancora più di scarico, stavolta
anche nelle distanze. L’obiettivo ora è mantenere la forma e non infortunarsi.
Per questo ho già fissato l’ultima sessione di massaggi per il lunedì
precedente a NY e proverò ad evitare le grosse velocità. Speriamo di riuscirci.