lunedì 20 gennaio 2014

-11 Ciao Frà

Un anno fà andava via mio padre.
Sembra un po' "off topic" a prima vista, ma tanto off non è secondo me in un blog come questo.

La scomparsa di un genitore, che ovviamente sta nella natura della nostra esistenza (drammatico sarebbe il contrario) ti porta a pensare a quello che è stato per te e che ti ha dato nella vita.

Quando sono diventato padre io sono riuscito veramente a valutare che tipo di impegno incredibile sia quello dei genitori. Dal momento in cui lo diventi la tua vita diventa funzione di un paio di esserini (nel mio caso) che dipendono in tutto e per tutto da te, che proverai ad educare come credi sia giusto, a cui darai tutto quello che puoi e dai quali, probabilmente, nei primi anni riceverai tanto affetto, ma anche qualche delusione e comunque che non hanno per nulla gli strumenti per comprendere l'amore che metti in ogni singolo momento della tua vita, dall'attimo in cui ci sono. Lo capiranno poi, come l'ho capito io e capiranno, come ho capito io che quello che siamo diventati lo dobbiamo a loro, soprattutto per l'esempio che ci hanno dato.

Di quanto abbia voluto dedicare alcuni momenti di questo anno e l'intero progetto a lui, l'ho già detto più volte e non lo ripeto. Mi piace ricordare, appunto, dopo un anno di riflessioni, quello che credo mio padre mi abbia donato.

Ovviamente ci sono tutta una serie di cose naturali per un genitore e materiali che mi hanno consentito di fare quello che ho voluto nella vita, perchè da tanti punti di vista io sono fortunato a fare quello che volevo fare. Ci sono anche passioni che mi ha trasmesso, come la Politica, fatta da lui nello stesso modo in cui la faccio io: tanto impegno e nessun ritorno. Ma la cosa più grande, che mai mi ha detto, ma che ho semplicemente potuto vedere con i miei occhi e toccare con le mie mani è stata quella di fare di tutto per rispettare gli impegni presi, innanzitutto con se stessi e di conseguenza con gli altri. Per mio padre non esisteva non rispettare un impegno e così è per me.

Questa caratteristica, che almeno provo a mettere nella mia vita di tutti i giorni, l'ho potuta sperimentare e tanto in questo anno. Ho preso un impegno con me stesso di correre 365 giorni di seguito, l'ho fatto sì per sfida, ma anche perchè pensavo fosse un modo, non banale, per ricordalo; ho avuto tante mattine nelle quali non avevo alcuna voglia di alzarmi, o tante sere in cui ero troppo stanco per uscire, ma alla fine pensavo all'impegno preso con me stesso e mi forzavo. Ovvio che ci sono cose più importanti nella vita, certo che anche se non ci fossi riuscito, non per questo non avrei voluto onorare mio padre, ma il fatto di esserci riuscito mi riempie di felicità.

Ed oggi, ad un anno dalla sua scomparsa, dopo esserlo andato a trovare, lo voglio semplicemente ringraziare. Ciao Frà.

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