Scrivo questi dati solo perchè me lo chiedono coloro che con
me hanno lavorato, duramente e gratuitamente, per organizzare PisaMarathon e
con i quali ho un debito di riconoscenza che mi impedisce di negarglielo; io
continuo a credere, a maggior ragione dopo l’ultimo comunicato del Direttore di
Confcommercio Pisa, che ci siano parole che non meritino nè risposte nè
tantomeno commenti.
Innanzitutto un po’ di note personali:
1- Spero si faccia caso che, se proprio ne devo
parlare, io mi riferisco al Direttore di Confcommercio e mai alla nobile
categoria che egli dovrebbe rappresentare. Sono convinto infatti che i
commercianti, in quanto imprenditori che rischiano in proprio e soprattutto in
un periodo di crisi come quella attuale, meritino il rispetto di tutti i
cittadini.
2-
Non mi sono dimesso per le dichiarazioni di questo
signore; mi sono dimesso perchè queste sono state, per settimane, le uniche
dichiarazioni in merito a PisaMarathon; devo dire che a seguito delle mie
dimissioni e credo con questo stimolo, tante altre dichiarazioni sono arrivate
e tutte di segno opposto. Di questo non posso che rallegrarmene e ringraziare.
3-
Il signore in questione è sfortunato; come detto
io ho organizzato PisaMarathon gratuitamente e per passione, non ricevendo alcun
compenso, neanche un rimborso spese. Nella vita faccio altro, nello specifico
sono Direttore Finanziario di un’azienda di 600 dipendenti che fattura oltre
100 milioni di Euro. Mi occupo proprio di numeri, guarda un po’ ... lo faccio
da anni e sempre, a detta dei miei responsabili, con discreti risultati professionali.
Ovviamente, per calcolare l’indotto economico di PisaMarathon ho utilizzato la
stessa professionalità che metto ogni giorno nel mio lavoro.
Ma veniamo ai numeri dell’indotto economico ed a come sono
stati calcolati.
Innanzitutto c’è da sottolineare l’approccio metodologico: si parte da dati reali e misurabili (in
questo caso le presenze che abbiamo con il massimo livello di dettaglio) e si
aggiungono a questi dati reali quelli stimati (numero di accompagnatori, costo
medio per vitto ed alloggio, altre spese) cercando di avere il maggior numero
di informazioni possibile per fare in modo che le stime siano il più attinenti
possibile alla realtà. Alla fine di questo lavoro si confronta il risultato con
eventuali “benchmarking” e cioè situazioni simili già stimate da altri per
eventi simili (nel nostro caso l’analisi della Camera di Commercio di Venezia
sull’indotto di VeniceMarathon).
Quindi dati reali:
Atleti Stranieri: 420
Atleti Italiani: 1.211
– In quest’ultimo caso, per il calcolo dell’indotto, abbiamo escluso tutti gli
atleti toscani e quelli residenti in tutte le province confinanti con la
Toscana.
Adesso le stime
e come sono state caclolate:
Accompagnatori atleti
stranieri: 2,2; pernottamenti: 3
Accompagnatori atleti
Italiani: 1; pernottamenti 2
In questo caso abbiamo chiesto direttamente agli atleti, o durante
l’expo, o successivamente via mail di comunicarci questo dato. Ha risposto
circa il 25% degli interessati, dato che abbiamo ritenuto attendibile per la
nostra stima.
Spesa per vitto e
alloggio a persona al giorno: 100 euro.
In questo caso, più che su un’analisi di dati reali che
avrebbero richiesto strumenti più evoluti e costosi di quelli che abbiamo a
disposizione, ci siamo basati sull’esperienza personale di chi, come noi, corre
regolarmente Maratone in Italia e nel mondo. I quattro principali organizzatori
di PisaMarathon, in totale, ne avranno corse un centinaio, quindi un minimo di
esperienza dovremmo averla. Una richiesta agli atleti è stata anche fatta e
probabilmente la faremo ancora, ma il dettaglio delle risposte non consente di
avere dati omogenei.
Altre spese:
Atleti stranieri 250
Euro a persona
Atleti Italiani 200
Euro a persona
Anche in questo caso, molto è legato all’esperienza diretta
e c’è da sottolineare che in questa cifra è compreso tutto ciò che non sia
vitto e alloggio, per esempio il viaggio (aereo, auto, treno, bus ... a seconda
delle provenienze), l’ingresso a musei e mostre (eravamo convenzionati con
Palazzo Blu), gli acquisti all’expo (basterebbe chiedere qualche informazione
ai negozianti del centro commerciale dell’aeroporto), ma anche gli spostamenti
in Toscana per turismo effettuati in quei giorni. In questa somma sono incluse
anche le spese vive della Maratona, pagate sia con le quote di iscrizione degli
atleti, sia con le sponsorizzazioni, che ammontano a circa 130.000 euro (lo
ripeto, coperte senza alcun intervento diretto del Comune di Pisa).
La tabellina qui sotto riporta la sintesi del calcolo:
Stranieri | Italiani | Totale | ||||
Atleti | 420 | 1.211 | ||||
Accompagnatori | 924 | 1.211 | ||||
Giorni | 3 | 2 | ||||
Vitto & Alloggio | 403.200 | 484.400 | ||||
Altre Spese | 336.000 | 605.500 | ||||
Totale | 739.200 | 1.089.900 | 1.829.100 |
Faccio notare che il nostro calcolo non tiene conto dei
circa 800 atleti Toscani e provenienti da province confinanti che abbiamo
stimato essere venuti e partiti nello stesso giorno, senza spendere un euro sul
territorio.
Come è chiaro la parte legata alla stima ha un impatto notevole sul calcolo e per
essere certi di dare un numero attendibile, ci siamo premurati di controllare
qualche analisi già fatta da altri, in modo da poter essere certi che, in linea
di massima, stavamo fornendo un dato che, se pur stimato, potesse avvicinarsi
alla realtà.
Abbiamo quindi analizzato, nel dettaglio, l’analisi
effettuata dalla Camera di Commercio di Venezia, nel 2011, sull’indotto
economico generato dalla Maratona svoltasi nella città lagunare, analisi che
può essere semplicemente trovata digitando su un qualsiasi motore di ricerca
internet le parole “Indotto” “Maratona” e “Venezia”. Quella ricerca, anche al
netto degli effetti inflattivi, dimostrava che, per 7.324 atleti partecipanti,
l’indotto generato era di 7 Milioni 348 Euro ... quindi oltre 1.000 euro ad
iscritto. Nel nostro caso gli iscritti sono stati, in totale, 2.464.
Fatto quindi questo controllo ed avuti questi riscontri, ci
siamo ritenuti soddisfatti del calcolo di 1,8 milioni di Euro che, pur senza
avere l’ambizione di essere preciso matematicamente, di certo sembra dare un
risultato che possiamo definire affidabile e comunque con una linea di tendenza
abbastanza chiara. Ora, per quanto siamo noi i primi a sostenere che il dato
deriva da una stima che come tale potrebbe essere serenamente discusso ed
analizzato, dire che lo stesso valore
si aggirerebbe intorno ai 200.000 euro e che ci sarebbero stati al massimo 20/30
pernottamenti, come fatto dal Direttore di Confcommercio Pisa, mi pare
un chiaro segnale della strumentalità di ogni sua comunicazione. Fra l’altro sarebbe
bastato andare a chiedere ad un albergo come il Bonanno, che a Confcommercio
aderisce, per sapere che in quei giorni i pernottamenti, solo lì, erano incredibilmente
superiori. Ma evidentemente al Direttore questo non interessava.
Un’ultima annotazione, tutti questi dati sono stati inviati
all’Assessorato allo Sport di Pisa in data Lunedì 20 Gennaio, data nella quale
mi sono stati richiesti, a seguito di un’interpellanza in Consiglio Comunale
che riprende, per molti tratti, l’intervento del Direttore di Confcommercio
Pisa.
Adesso, giuro, che non ne parlo più ... a me basta correre.
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