giovedì 23 gennaio 2014

PisaMarathon, peccato ...



Ieri, dopo due edizioni da me guidate, ho deciso di dimettermi da Presidente di PisaMarathon, nonostante gli ottimi risultati, dal punto di vista tecnico, sportivo ed economico, che rivendico a nome dell’intero Consiglio Direttivo, con orgoglio.

PisaMarathon è stata per me un’avventura fantastica, vissuta con passione e un po’ di follia. Un evento internazionale che siamo riusciti a gestire in 4 persone, con l’aiuto, spontaneo e gratuito, di tanti amici. Il lavoro è stato durissimo e stressante, ma, come qualcuno mi aveva anticipato, le soddisfazioni sono state ampiamente maggiori. Due immagini per tutte, per provare a far comprendere cosa intendo per soddisfazione: l’abbraccio di Holly Rush, vincitrice femminile del 2013, alla fine della sua fantastica performance con le parole: “Avete fatto una bellissima Maratona, l’anno prossimo torno per correrla con calma, senza vincerla e porto con me più persone possibile (stiamo parlando di un’atleta di livello internazionale); le due ore passate ad abbracciare tutti gli arrivati dopo le tre ore, una volta che gli impegni “ufficiali” erano finiti, perchè io so cosa vuol dire un gesto così alla fine di una fatica enorme. Poi non sto a dirvi l’arrivo dell’atleta australiano, fuori tempo massimo di un’oretta almeno, ma atteso come il primo da tutti noi. Insomma, sinceramente, ho ricevuto molto più di quanto ho dato e di questo non posso che ringraziare chi mi ha dato questa opportunità.


Le dimissioni vengono dopo una decina di giorni di riflessione e di attesa successivi alla conferenza stampa nella quale abbiamo presentato i risultati dell’ultima edizione e chiesto all’intera città di costruire, insieme, un progetto complessivo, con il quale dare una svolta a questa manifestazione e sfruttarne a pieno le enormi potenzialità.

Nella mia ingenuità mi aspettavo di ascoltare voci propositive ed interessate ad un progetto di sviluppo cittadino, ma invece ho ottenuto un’unica risposta, da parte del Direttore di Confcommercio Pisa, nella quale i dati da me presentati vengono definiti “poco realistici o addirittura gonfiati” e nella quale vengo identificato come “accusatore degli imprenditori e commercianti pisani, in quanto scarsamente coinvolti nella manifestazione”. Come ho già scritto in un’altra occasione, queste sono affermazioni che si commentano da sole, senza necessitare di un commento ulteriore  e che sono una risposta di chiusura chiara e netta nei confronti di un gruppo di persone che, con passione e senza ritorni economici di alcun tipo, in questi anni si sono spesi per il successo, evidente e senza possibilità di smentita, di PisaMarathon.

Non è per questo, comunque, che mi dimetto; un’opinione, per quanto poco rispettosa, è pur sempre un’opinione. Mi sarei atteso però, a questo punto, altre risposte, o quantomeno commenti a questo intervento che, personalmente, ritengo offensivo non solo nei confronti della mia persona e di tutti i membri del direttivo di PisaMarathon, ma dell’intero movimento che sta dietro a questo evento. Invece ha prevalso un silenzio assordante ed una conseguente sensazione di solitudine. Nella migliore delle ipotesi, evidentemente, tutte le associazioni con le quali abbiamo collaborato (economiche, sportive, culturali e benefiche) sono indifferenti a quanto accaduto; esattamente quelle associazioni alle quali chiedevamo, invece, di lavorare per un progetto comune. In sostanza abbiamo la chiara sensazione di aver lavorato per un evento “contro” la nostra città.

Ho letto nella giornata di ieri poi che lo stesso Direttore di Confcommercio Pisa si rallegra, “finalmente” per la costituzione di un tavolo di lavoro sulla manifestazione da parte dell’Assessorato allo Sport; di questo tavolo, sinceramente, non so nulla, quindi non posso commentare una notizia che non conosco, di certo sono consapevole di non essere la persona adatta a sedere allo stesso tavolo di chi mi ha pubblicamente definito un bugiardo e che quindi, se questa è la strada intrapresa, di certo sarei di ostacolo per il futuro della manifestazione che rappresento. Non vi sono quindi altre strade, proprio per il bene di PisaMarathon, delle mie immediate dimissioni.

Di questa intenzione, nella giornata di ieri, ho voluto informare innanzitutto il Sindaco della mia città; a Marco Filippeschi mi lega un recente rapporto d’amicizia e un’appartenenza comune che mai ha avuto a che vedere con il mio ruolo nell’organizzazione di questo evento. Una cosa deve essere chiara, nel mio modo di concepire l’organizzazione di PisaMarathon, l’amministrazione comunale ha fatto esattamente quello che gli abbiamo chiesto: ci ha dato supporto. Siamo orgogliosi del fatto che, da quando io sono Presidente, non abbiamo ricevuto un solo Euro dal Comune di Pisa, ma non perchè non ci sia stato concesso, semplicemente perchè non è stato chiesto, perchè crediamo che una manifestazione di questo tipo abbia senso solo se si regge su gambe proprie. Abbiamo “sfruttato”, questo sì, il gran lavoro della Polizia Municipale, che non smetterò mai di ringraziare per la passione con la quale ci ha aiutato e in quest’ultima edizione, degli uffici di Pisamo, con i quali abbiamo fatto in modo che le strade pisane fossero pulite già pochi minuti dopo il passaggio degli atleti.

PisaMarathon, poi, non esisterebbe grazie a chi, come tutti i membri del Consiglio Direttivo, danno volontariamente e gratuitamente il loro contributo per fare in modo che tutto vada per il verso giusto. A loro va il mio più grande ringraziamento, soprattutto a nome delle centinaia di atleti, italiani e stranieri che, alla fine della scorsa Maratona, hanno ritenuto opportuno farci sapere quanto si fossero trovati bene nella nostra città grazie alla loro accoglienza. Del nostro lavoro, in questo senso, non possiamo che essere orgogliosi.

Nessun commento:

Posta un commento