Ieri, dopo due edizioni da me guidate, ho deciso di
dimettermi da Presidente di PisaMarathon, nonostante gli ottimi risultati, dal
punto di vista tecnico, sportivo ed economico, che rivendico a nome dell’intero
Consiglio Direttivo, con orgoglio.
PisaMarathon è stata per me un’avventura fantastica, vissuta
con passione e un po’ di follia. Un evento internazionale che siamo riusciti a
gestire in 4 persone, con l’aiuto, spontaneo e gratuito, di tanti amici. Il
lavoro è stato durissimo e stressante, ma, come qualcuno mi aveva anticipato,
le soddisfazioni sono state ampiamente maggiori. Due immagini per tutte, per
provare a far comprendere cosa intendo per soddisfazione: l’abbraccio di Holly
Rush, vincitrice femminile del 2013, alla fine della sua fantastica performance
con le parole: “Avete fatto una bellissima Maratona, l’anno prossimo torno per
correrla con calma, senza vincerla e porto con me più persone possibile (stiamo
parlando di un’atleta di livello internazionale); le due ore passate ad
abbracciare tutti gli arrivati dopo le tre ore, una volta che gli impegni “ufficiali”
erano finiti, perchè io so cosa vuol dire un gesto così alla fine di una fatica
enorme. Poi non sto a dirvi l’arrivo dell’atleta australiano, fuori tempo
massimo di un’oretta almeno, ma atteso come il primo da tutti noi. Insomma,
sinceramente, ho ricevuto molto più di quanto ho dato e di questo non posso che
ringraziare chi mi ha dato questa opportunità.
Le dimissioni vengono dopo una decina di giorni di
riflessione e di attesa successivi alla conferenza stampa nella quale abbiamo
presentato i risultati dell’ultima edizione e chiesto all’intera città di
costruire, insieme, un progetto complessivo, con il quale dare una svolta a
questa manifestazione e sfruttarne a pieno le enormi potenzialità.
Nella mia ingenuità mi aspettavo di ascoltare voci propositive
ed interessate ad un progetto di sviluppo cittadino, ma invece ho ottenuto
un’unica risposta, da parte del Direttore di Confcommercio Pisa, nella quale i
dati da me presentati vengono definiti “poco realistici o addirittura gonfiati”
e nella quale vengo identificato come “accusatore degli imprenditori e
commercianti pisani, in quanto scarsamente coinvolti nella manifestazione”.
Come ho già scritto in un’altra occasione, queste sono affermazioni che si
commentano da sole, senza necessitare di un commento ulteriore e che sono una risposta di chiusura chiara e
netta nei confronti di un gruppo di persone che, con passione e senza ritorni
economici di alcun tipo, in questi anni si sono spesi per il successo, evidente
e senza possibilità di smentita, di PisaMarathon.
Non è per questo, comunque, che mi dimetto; un’opinione, per
quanto poco rispettosa, è pur sempre un’opinione. Mi sarei atteso però, a
questo punto, altre risposte, o quantomeno commenti a questo intervento che,
personalmente, ritengo offensivo non solo nei confronti della mia persona e di
tutti i membri del direttivo di PisaMarathon, ma dell’intero movimento che sta
dietro a questo evento. Invece ha prevalso un silenzio assordante ed una
conseguente sensazione di solitudine. Nella migliore delle ipotesi,
evidentemente, tutte le associazioni con le quali abbiamo collaborato
(economiche, sportive, culturali e benefiche) sono indifferenti a quanto
accaduto; esattamente quelle associazioni alle quali chiedevamo, invece, di
lavorare per un progetto comune. In sostanza abbiamo la chiara sensazione di aver
lavorato per un evento “contro” la nostra città.
Ho letto nella giornata di ieri poi che lo stesso Direttore
di Confcommercio Pisa si rallegra, “finalmente” per la costituzione di un
tavolo di lavoro sulla manifestazione da parte dell’Assessorato allo Sport; di
questo tavolo, sinceramente, non so nulla, quindi non posso commentare una
notizia che non conosco, di certo sono consapevole di non essere la persona
adatta a sedere allo stesso tavolo di chi mi ha pubblicamente definito un
bugiardo e che quindi, se questa è la strada intrapresa, di certo sarei di
ostacolo per il futuro della manifestazione che rappresento. Non vi sono quindi
altre strade, proprio per il bene di PisaMarathon, delle mie immediate dimissioni.
Di questa intenzione, nella giornata di ieri, ho voluto
informare innanzitutto il Sindaco della mia città; a Marco Filippeschi mi lega
un recente rapporto d’amicizia e un’appartenenza comune che mai ha avuto a che
vedere con il mio ruolo nell’organizzazione di questo evento. Una cosa deve
essere chiara, nel mio modo di concepire l’organizzazione di PisaMarathon,
l’amministrazione comunale ha fatto esattamente quello che gli abbiamo chiesto:
ci ha dato supporto. Siamo orgogliosi del fatto che, da quando io sono
Presidente, non abbiamo ricevuto un solo Euro dal Comune di Pisa, ma non perchè
non ci sia stato concesso, semplicemente perchè non è stato chiesto, perchè
crediamo che una manifestazione di questo tipo abbia senso solo se si regge su
gambe proprie. Abbiamo “sfruttato”, questo sì, il gran lavoro della Polizia
Municipale, che non smetterò mai di ringraziare per la passione con la quale ci
ha aiutato e in quest’ultima edizione, degli uffici di Pisamo, con i quali
abbiamo fatto in modo che le strade pisane fossero pulite già pochi minuti dopo
il passaggio degli atleti.
PisaMarathon, poi, non esisterebbe grazie a chi, come tutti
i membri del Consiglio Direttivo, danno volontariamente e gratuitamente il loro
contributo per fare in modo che tutto vada per il verso giusto. A loro va il
mio più grande ringraziamento, soprattutto a nome delle centinaia di atleti,
italiani e stranieri che, alla fine della scorsa Maratona, hanno ritenuto
opportuno farci sapere quanto si fossero trovati bene nella nostra città grazie
alla loro accoglienza. Del nostro lavoro, in questo senso, non possiamo che
essere orgogliosi.
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