domenica 26 gennaio 2014

-5 Le crisi

Chi corre sa benissimo che la crisi prima o poi arriva, soprattutto se ti alleni per fare una Maratona. Normalmente, anzi, ci si allena proprio per gestire al meglio la famosa crisi, meglio il muro, del Maratoneta che, a qualsiasi velocità tu faccia una Maratona, arriva nel momento in cui l'energia utile per correre passa dal consumo di zuccheri (che finiscono) a quello di grassi (che iniziano e supportano, anche se non sarebbe il loro mestiere). Il tutto avviene, di solito, fra il 30° ed il 35° km di corsa.
Ma anche negli allenamenti ci sono serire possibilità di entrare in crisi, sia perchè non si riescono a reggere i ritmi che ci siamo imposti e sia perchè, comunque, una gara ti dà energie e stimoli ulteriori che un allenamento, magari da solo, non riesce proprio a darti.
Le crisi di allenamento sono tutte, soprattutto, mentali ... raramente sono fisiche e legate ad infortuni particolari (che ovviamente ci possono essere e con i quali non si può far niente se non aspettare che passino). Molto spesso, addirittura, capita che si cerchino le scuse per fare in modo di smettere di correre, magari un lungo di 30 km ... che in effetti è veramente palloso.
Nei miei 365 giorni di corsa continua ho avuto un unico e vero giorno di crisi, il 7 Luglio, in Versilia. Al 13° km di 21 previsti sono completamente crollato e mi sono fermato facendo (tagliando) gli ultimi 4 km camminando ed anche piano. Certo quel giorno faceva un caldo un po' maggiore del solito (prima scusa), ero uscito leggermente più tardi del solito (seconda) e forse non mi ero alimentato benissimo (terza). La verità è che la testa, quel giorno lì, mi ha obbligato a fermarmi e così ho fatto.
Dicevo: l'allenamento principale per chi corre per passione è fare in modo che quando la crisi arriva (ed arriva) la si possa gestire al meglio. Io ho un mio metodo costruito sull'esperienza di quest'anno: innanzitutto non corro troppo vicino casa e soprattutto cerco di non passarci vicino dal quindicesimo km in poi ... sarebbe una tentazione molto forte; poi non mi porto dietro cellulari ... se mi fermo, comunque devo tornare a piedi; e alla fine cerco di portare un po' più di alimentazione del necessario, così la scusa dell'alimentazione non vale più.
Certo non è detto che nonstante queste regolette la crisi non arrivi ... ma è anche vero che quest'anno, a parte quel giorno, non è più successo e che, in entrambe le Maratone che ho corsa, la gestione del cosidetto muro sia stata perfetta.
Ma forse è stata solo una fortuna sfacciata.

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